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BIOGRAFIA
  - DICONO DI LUI / Enrico Lucherini
 
     
 
     
 
Enrico Lucherini  

Conversazione con
ENRICO LUCHERINI

 
 
     
  L'amicizia tra me ed Ugo è iniziata nella vita, al di là del mio lavoro di press agent per i suoi film. Organizzavo spesso delle serate per lui, Gassman, Mastroianni, Villaggio e altri amici: Ugo si divertiva a cucinare per tutti, era bravissimo, aveva mille sughi ed ingredienti segreti ed era molto divertente vederlo all'opera, nonostante Paolo Villaggio, per prenderlo in giro, si lamentasse regolarmente della cattiva qualità del cibo da lui preparato. Andavamo molto spesso a trovarlo nella sua casa di Velletri e ho avuto la fortuna di vivere tante serate memorabili sia nella vecchia villa che nella nuova, che lui fece costruire in seguito. Lo avevo conosciuto da spettatore ammirandolo in teatro, nella rivista ed in tv e al cinema con Vianello, e successivamente ho lavorato spesso al lancio dei suoi film: non si comportava mai da divo, era una persona semplice e senza sovrastrutture, si fidava moltissimo di noi ed era straordinariamente professionale e simpatico mentre oggi i suoi colleghi sono spesso nevrotizzati dal dover padroneggiare ogni dettaglio e dal dover correggere col computer qualsiasi difetto. In tanti anni non l'ho mai visto fare scenate o avere atteggiamenti spiacevoli, era cordiale e gradevolissimo, generoso e disponibile. Ad esempio era molto attento con i figli e riusciva a comunicare loro l'amore per la cultura e per la vita senza nessuna imposizione categorica come faceva qualcun altro. L'ho frequentato molto anche fuori dai set (ad esempio in manifestazioni come "L'uomo in cucina" o le "Settimane sulla neve"), lo incontravo a casa di amici comuni e tra noi c'era sempre molto affetto e familiarità. La sua dote particolare consisteva secondo me nel fatto che non dava mai l'impressione di recitare, ma faceva diventare comunque suo il copione, non aveva il tormento dell'attore che deve immedesimarsi ma semplificava sempre tutto con grande naturalezza ed essenzialità. Non ha avuto tutto quello che meritava per l'antico pregiudizio per cui l'attore comico veniva considerato con sufficienza e sbrigatività e credo che lui ne abbia sofferto molto.  
     
 
     
   
   
 
 
 
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