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TOGNAZZEIDE |
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Una serata speciale con Serena Dandini al Teatro Ambra Jovinelli, dove vi partecipano Gianmarco e Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Mario Monicelli, Pippo Benito, Edwige Fenech, Valeria Fabrizi, Amanda Sandrelli. |
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dal 24 al 29 Giugno 2002 |
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con il contributo del Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali Dipartimento Cultura Sport Toponomastica Ufficio Spettacolo da lunedì 24 a sabato 29 giugno |
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Una mostra documentaria sulla sua vita artistica, con locandine ed immagini rare e particolari provenienti in gran parte dalla collezione di Archivio Immagini Cinema |
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Sono passati poco più di dieci anni dalla scomparsa improvvisa di Ugo Tognazzi, e non solo la sua memoria è vivissima nell’immaginario degli italiani, ma è ancora attualissima la sua chiave di lettura dei personaggi che interpretava, unica nel genere, che mirava a cogliere l'angolo oscuro, la zona grigia eppure umanissima degli italiani. Uomini sfiorati dall'amarezza come dalla decadenza morale della società; uomini in perenne dialogo con la morte, ma pure capaci di un sollecitare la corda comica di quanti gli stavano di fronte. Ugo Tognazzi, per sua stessa ammissione, non è mai stato uno maschera nel senso tradizionale del termine (si pensi ad Alberto Sordi, a Nino Manfredi) ma ha incarnato con il suo viso, con i sui gesti e con le sue parole pacate decine di italiani inquieti. In questo sta il suo contributo alla definizione del carattere nazionale attraverso il teatro, il cinema, la televisione. Anche quando, soprattutto agli inizi della carriera, spinse di più sul pedale della comicità, lo fece sottovoce suscitando un'inedita confidenza nel pubblico abituato a risate più stentoree e quindi prive di chiaroscuri. Sono passati poco più di dieci anni dalla scomparsa improvvisa di questo grande attore ma il mondo dello spettacolo, a differenza degli spettatori comuni, sembra averlo come dimenticato: “colpa” del suoi meriti, per così dire; ossia “colpa” della sua unicità e del fatto di non aver avuto veri e propri eredi nel panorama del nostro cinema o del nostro teatro. Ebbene, il Teatro Ambra Jovinelli vorrebbe cominciare a colmare questo vuoto organizzando una manifestazione in omaggio alla sua arte multiforme, ai mille rivoli della sua professione. Dal 24 al 29 giugno 2002, il Teatro Ambra Jovinelli darà vita a un progetto culturale composito per richiamare all'attenzione generale la figura di Ugo Tognazzi: da lunedì 24 a sabato 29 giugno. La mostra ospiterà immagini, oggetti di scena, copioni, locandine e manifesti cinematografici forniti per la maggior parte da Archivio Immagini Cinema, nell'intento di seguire la singolare parabola di Ugo Tognazzi, che parte dal teatro semiprofessionale a Cremona prima della seconda guerra mondiale, passa per l'Avanspettacolo e la Rivista nei secondi anni Quaranta, poi approda nella televisione dei pionieristici anni Cinquanta, e finisce nel grande cinema, sospeso tra la Commedia all'Italiana e il film d'autore. Sarà un percorso nei segreti di uno dei più eclettici attori della sua generazione, amatissimo dal pubblico proprio per la carica di umanità sincera che egli sapeva dare ai suoi personaggi: qualità che gli valse, al culmine della carriera, la Palma d'Oro al Festival di Cannes nel 1981 come migliore interprete per il film "La tragedia di un uomo ridicolo" di Bernardo Bertolucci. La mostra, allestita negli spazi del Teatro Ambra Jovinelli, sarà ovviamente corredata da un catalogo con le riproduzioni di tutti i materiali esposti e con saggi critici e testimonianze raccolte espressamente per questa circostanza. Insomma, sarà l'occasione per fare il punto su uno degli attori al tempo stesso più amati ma forse meno studiati dagli italiani; la maggior parte delle immagini sono state fornite da "Archivio Immagini Cinema". La serata speciale di venerdì 28 giugno, condotta da Serena Dandini insieme a Ricky e Gianmarco Tognazzi, con ai fornelli Laura Ravaioli, la famosa cuoca del “Gambero Rosso” di Raisat, sarà un collage di omaggi e testimonianze resi da colleghi, amici o semplici appassionati di Ugo Tognazzi dedicata ad un grande protagonista oltre che del mondo dello spettacolo anche dell'arte culinaria. Tra i molti parteciperanno oltre a Gianmarco Tognazzi, Ricky Tognazzi Simona Izzo, anche Mario Monicelli, Pipolo, Benito Morelli, Edwige Fenech, Valeria Fabrizi. L’intenzione è quella di rievocare sul palco, per quanto possibile, lo spirito dolente (a attualissimo) che si nascondeva sotto la scorza “burlona” di Ugo Tognazzi. Al tempo stesso, alcuni comici delle generazioni successive a quella di Tognazzi, ne interpreteranno parte del repertorio teatrale, per valutare anche la tenuta drammaturgica delle sue invenzioni comiche degli anni Cinquanta. La rassegna cinematografica, infine, avrà il compito precipuo di ridare vita alla galleria di italiani incarnata da Tognazzi, dagli esordi nel solco della commedia impegnata, un genere mai abbastanza rivalutato in Italia ("La Marcia su Roma"), alla maturità d’interprete nei film di Marco Ferreri ("La grande abbuffata"), fino ai grandi successi popolari ("Amici miei"), alle prove da regista ("Il fischio al naso") a "Il Federale". In conclusione, sarà un'occasione divertita e affettuosa al tempo stesso, per riflettere su noi stessi, sulle trasformazioni dell'Italia nel corso della seconda metà del secolo appena concluso, condotti per mano da un attore che quelle trasformazioni ha testimoniato in prima persona attraverso la finzione del teatro, della televisione e del cinema, ma senza mai perdere il contatto con la realtà. |
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