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VIANELLO: (con accento straniero) Vuol dire ai telespettatori chi è lei? |
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TOGNAZZI: Mi sono un povereto! |
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VIANELLO: No, dicevo, vuol dire il suo nome? |
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TOGNAZZI: Io sono Gregorio, il gregario, povereto. |
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VIANELLO: Gregorio? Veramente questo nome non risulta tra quelli dei corridori ufficiali. |
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TOGNAZZI: Ufficiali? Per forza, povereto, io non sono nemmeno un corridore sottufficiale, meno ancora di corridore militare di truppa, io sono un gregario. |
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VIANELLO: Ma allora perché lei è qua a Copenaghen? Forse per osservare la corsa dei dilettanti? O, insomma, in osservazione? |
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TOGNAZZI: Ora no. Sono già stato tre giorni in osservazione e poi mi hanno ricoverato per quattro mesi. Ma ora sto bene. |
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VIANELLO: Non mi comprendere, forse accento. |
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TOGNAZZI: Ho cento? No. Io non ho neanche una lira. Mi sono un povereto. |
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VIANELLO: Insomma. Io volere sapere perché lei, non essendo iscritto, è qui a Copenaghen. Che corridore è lei? |
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TOGNAZZI: Mi sono un corridore segreto. |
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VIANELLO: Non capire. |
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TOGNAZZI: L'è stato il signor Coppi che mi ha spedito qui. Siccome il signor Magni non è riuscito ad avere Baroni, come gregario, il signor Coppi, zitto zitto, mi ha spedito di nascosto per aiutarlo. |
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VIANELLO: Ma insomma lei corre o non corre? |
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TOGNAZZI: Corro, corro. Mi corro sempre perché sono un povereto. Ma devo correre senza farmi notare. |
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VIANELLO: Ho capito. Lei fa una corsa in ombra. |
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TOGNAZZI: Mi? In ombra? No, no a me mi fanno sempre correre al sole. Dicevo che devo correre senza farmi vedere, silenziosamente. |
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VIANELLO: Silenziosamente? E come fa? |
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TOGNAZZI: Vede, mi sono levato le scarpe. |
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VIANELLO: Come? Lei corre scalzo? |
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TOGNAZZI: Sono in forma. |
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VIANELLO: Come? Lei quando è in forma corre scalzo? |
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TOGNAZZI: Mi? No! |
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VIANELLO: Ma lei ha detto: «Sono in forma». |
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TOGNAZZI: Le scarpe sono in forma. Me le ha regalate il signor Coppi, ma eran troppo strette e le ho dovute mettere in forma. |
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VIANELLO: Ma insomma come fa a correre senza far parte della squadra italiana? |
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TOGNAZZI: Corro con una bicicletta speciale. Se lei permette, anzi gliela faccio vedere. (ed esce) |
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VIANELLO: Cari telespettatori italiani, quale componente della commissione tecnica internazionale, sono lieto di poter indagare davanti a voi sul retroscena di questo campionato. Retroscena che, come vedete, risultano molto intessanti. |
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Suono di trombetta. Tognazzi, con una gabbana bianca, entra pedalando su un triciclo da gelataio. |
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TOGNAZZI: Gelati! Cassatine! Crema, limone, pistacchio! Se Coppi ha sete, mi ho la gasosa; se ha troppo caldo, ho la granita ghiacciata; se per la strada ci sono dei sassi, io ho le granatine, corro avanti e spazzo la strada; se i coni delle ruote si rovinano, io ho i coni gelati; se la bicicletta di Coppi è scassata, io ho la cassata e rimedio subito. |
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VIANELLO: E se Coppi rimane distaccato? |
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TOGNAZZI: Allora lo raggiungo e gli preparo un gelatino speciale. Alla crema aggiungo una puntina di simpamina, una puntina di cloruro d'etile, una puntina di paprika e glielo faccio mangiare. |
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VIANELLO: E se il Coppi rimane indietro ugualmente? |
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TOGNAZZI: Allora aggiungo altri venti puntine. |
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VIANELLO: Puntine di che? |
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TOGNAZZI: Puntine da disegno. |
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VIANELLO: Nel gelato? |
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TOGNAZZI: No, per la strada. Così gli altri forano e il signor Coppi può rientrare. |
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VIANELLO: E se, nonostante tutti i suoi devoti accorgimenti, il suo campione può rimanere sempre indietro? |
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TOGNAZZI: In tale caso, tiro fuori questo e lo sostituisco! |
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Tognazzi apre uno dei coperchi della gelatiera dal quale spunta Bartali in maglia gialla e mutandine. |
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Gregorio il gregario arriva primo |
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TOGNAZZI: Ohè, Giuseppina, come sono arrivato? |
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VIANELLO: Per il momento, caro Gregorio, sei il primo! |
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TOGNAZZI: Il primo? Il primo di tutti?... Ma non è possibile...! |
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VIANELLO: Se gli altri devono ancora arrivare... |
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TOGNAZZI: Orca! Che cosa ho fatto! Non avrei mai creduto che un povereto come me potesse arrivare primo... Sono contento per il signor commendator Gorghi e ci dico subito alla mia moglie di stappare il bottiglione del nonno per festeggiare la mia prima vittoria di tappa! |
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VIANELLO: Primo al raduno di partenza. |
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TOGNAZZI: Ma questo non è il traguardo? |
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VIANELLO: Il traguardo? Perché tu stai finendo ora la corsa? |
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TOGNAZZI: Come no? Ho tirato anche la volata! |
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VIANELLO: Ma quando sei partito? |
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TOGNAZZI: Ieri mattina. |
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VIANELLO: Ma, caro Gregorio, i corridori sono arrivati ieri sera... Tra venti minuti partiamo per la nuova tappa. |
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TOGNAZZI: Poareto mi! Poareto mi! Chissà ora che cosa mi dice il commendator Gorghi che è tanto nervoso perché ha anche le scarpe strette... Eppoi io gli sono antipatico perché ho la deficienza toracica... Ma come ho fatto ad arrivare ultimo?... |
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VIANELLO: E ora vai un po' a riposare? |
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TOGNAZZI: Riposare io? Ora dovrei andare a casa del signor commendator Gorghi perché quella l'è un po' come la mia casa... |
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VIANELLO: Capisco. |
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TOGNAZZI: E siccome dicono che l'è un po' come la mia casa, me la fanno pulire, me la fanno tenere in ordine, mi fanno lucidare gli ottoni... tanto dice che l'è un po' come la mia casa. |
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VIANELLO: Ma come fai a fare tutte queste cose se tra un quarto d'ora devi ripartire per la nuova tappa? |
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TOGNAZZI: Devo ripartire tra un quarto d'ora?!? Poareto! Poareto mi!... Senta, signor Giuseppini, non mi potrebbe dar subito la partenza a mi, così mi avvantaggio un po'?!? |
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VIANELLO: Sarebbe contrario ai regolamenti, ma visto che hai tante cose da fare, ti contenteremo... in sella! |
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Tognazzi monta in bicicletta alla rovescia. |
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VIANELLO: Ma in quale maniera stai in bicicletta? |
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TOGNAZZI: Sa, mi sarò un poareto, ma mica un imbecille!... Siccome mi sono accorto che per andare in bicicletta si fatica solo a spingere la ruota di dietro, io la metto davanti e così cammino senza faticare! |
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Vianello ha intanto preso la bandiera per dare la partenza. |
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VIANELLO: Bravo!... Pronti... Via! |
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Vianello abbassa la bandierina. Tognazzi, pedalando comicamente, ripercorre alla rovescia il corridoio della platea salutando il pubblico. |
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