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La più grande manifestazione sportiva-spettacolare del litorale laziale ha riscosso un successo strepitoso. Numerosissimi gli spettatori. La presenza di Luca Barbarossa ha scatenato le sue numerose fans. Lo «Scolapasta d'oro» del 21° Torneo di Tennis Tognazzi 1989 di Torvajanica è andato a Gillo Pontecorvo. Glielo ha consegnato in campo il suo autore, il gioielliere Ettore Costa. Un gioiello che ormai, per il mondo dello spettacolo e della televisione, è divenuto leggendario. Per il suo possesso, in passato, sono volati anche sonori ceffoni. Com'è nato. È stato il frutto del fantasioso Ugo Tognazzi, accoppiata all'ingegno del famoso gioielliere di Torvajanica Ettore Costa. Quello di quest'anno è un massiccio scolapasta di argento, cesellato a mano, laminato in oro, base in mogano decorato con forchette e spaghetti arrotolati e sul prezioso legno, due racchette. Una capolavoro artigianale che, al solito, Costa gestisce al momento della presentazione ufficiale del gioiello e della consegna. Ma i partecipanti al torneo hanno avuto altri premi consentiti in orologi di marca, un'auto Peugeot 205, un ciclomotore, uno scooter, prosciutti a volontà. La parte del leone l'ha fatto l'amministratore unico della società "The First" di Bologna, Luigi Nardi che tratta orologi Universal-Geneve, molto richiesti sul mercato dei preziosi. Espressamente arrivato da Bologna, nella serata conclusiva di sabato 2 settembre scorso, ha messo al polso di Michele Placido, il famoso commissario Cattani della Piovra, un "cronografo" di inestimabile valore. L'orologio lo avrebbe voluto anche il presentatore Valerio Merola. Luigi Nardi lo ha accontentato con squisita gentilezza bolognese e così anche Stefania Bettoja, Luca Barbarossa ed altri attori presenti hanno avuto un esemplare della marca Universal-Geneve. Sono stati distribuiti agli attori e alle attrici partecipanti al Torneo. orologi di Luca Vesuviani, dipinti a mano dagli allievi dell'Istituto professionale Brera di Milano. Nove le regioni che hanno sponsorizzato con i loro prodotti il T.T.T.. Ma anche Torvajanica ha fatto la sua parte con l'Acqua Claudia dell'omonima fabbrica e la Birra Peroni con il trasporto a cura della ditta Marisa e Maria Ragni di viale Spagna. E non poteva mancare il re delle acconciature per uomo e per donna, stilista di indiscussa fama, Gianni Modafferi, reduce dal Festival di Sanremo, dove si è occupato con notevole successo di acconciature, maschere e pettinature di attrici e attori fieri di trionfare per il loro buon nome. Gianni Modafferi ha la sua "Isola di Mod" a Roma in via Cappuccini, traversa di Via Veneto ai civici II, IIa, IIb. Le serate sono state vivaci, ma Ugo Tognazzi ha fatto rarissime comparse, perché praticamente impedito da una bronchite molto fastidiosa. Tutto il peso della casa e degli ospiti, quindi, a Franca Bettoja, donna e attrice dalle virtù poliedriche. Ha servito anche a tavola nei giorni che hanno preceduto le finali. Tutto, ovviamente, curato e controllato dal coordinatore Pino Patitucci, rivelatosi, come sempre, insostituibile manager. Visi nuovi e vecchi, alcuni già segnati dall'età galoppante che nessuna forza al mondo può bloccare, altri freschi e graziosi anche senza belletti e cerone. Spaghettata alla fine di ognuna delle serate, grande cenone la notte delle finali. Qui si è fatto onore Benito Morelli di Velletri con il menù, salmone in carpaccio, tartare di frutti di mare, garganelli al pomomascarpone, concerto per chitarra, tartufi, carciofi, pesce spada, formaggi del Trentino e fragoline d bosco. Il posto c'era per tutti? Si, ma solamente per i 350 invitati. E i 200 e passa infiltrati? Pure ma all'impiedi o seduti sulla piscina del "patio" o negli angoli più impensati. Michele Placido anche lui all'impiedi. Abbandonato dai suoi "superiori" è stato dato in pasto alla "mafia"... |
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