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Giunto ormai alla diciassettesima edizione il torneo di tennis Tognazzi è ormai considerato un classico di fine stagione: una settimana di appuntamenti ai quali centinaia di romani partecipano ogni anno con gran piacere e soprattutto con gran tifo. Sì, perché il divertimento del pubblico, stipato fino all'inverosimile sulle gradinate del campetto del Villaggio Tognazzi a Torvajanica, sta proprio nel sostenere ma anche nel prendere in giro a piena voce, i propri eroi, quelli del cinema, della televisione e del teatro mentre sbuffano, si dimenano e sudano come tutti i comuni mortali. Per loro, per gli attori, è invece un'occasione per incontrarsi al di fuori del lavoro e per fare un po' di sport, magari male, ma con grande agonismo; questo perché a vincere, a prendere il prestigioso «scolapasta d'oro» ci tengono davvero tutti: moltissimo. Perché scola pasta? Ma per ironizzare sulla Coppa Davis che non è nient'altro che un'insalatiera da poche sterline, dice Ugo Tognazzi, il mio stile di gioco? «È semplice, non ne ho, ma proprio per mancanza di tecnica, questa prende sempre delle stranissime traiettorie ed io mi assicuro in questo modo punti splendidi: per questo sono considerato un avversario temibile». Insieme al grande Ugo quest'anno ci sono altri 52 Vip dello spettacolo nazionale raggruppati in una decina di squadre e tra gli altri: Michele Placido («buon attore ma pessimo giocatore», ci ha sibilato un maligno), Gillo Pontecorvo, Vittorio Gassman, Carlo Verdone e Flavio Bucci («ha grosse possibilità di vincere lo "scolapasta", nonostante sia incapace di giocare a tennis, perché nella squadra di cui è capitano c'è la moglie, Michela Pignatelli, che è la numero 1», dice ancora il solito maligno). Il torneo, iniziato il 31 agosto, si conclude oggi con la finalissima, ma la premiazione verrà effettuata sabato durante una serata di gala ricca di sorprese: «La sorpresa più importante è che sabato sera giocherà, probabilmente contro Tognazzi, l'attore americano Robert Duval che verrà appositamente da Venezia, annuncia il simpatico Giuseppe Patitucci, organizzatore del torneo, Il pubblico? Grazie al cielo quest'anno sembrano tutti dei santi, corretti, composti; mentre durante le passate edizioni è sempre successo di tutto. Una volta alcuni discolacci tirarono uova e pomodori maturi contro Philippe Leroy... e lui, incavolatissimo, ne mise un paio k.o.». |
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